Daniele Indrigo
Nato nel 1965, Daniele Indrigo fotografa dal 1996. Dal 2003 lavora esclusivamente nel metodo digitale, scattando ogni foto con particolare cura ed elaborandola successivamente con pazienti e raffinati interventi di sviluppo di “camera chiara”. Predilige il genere del paesaggio naturale, che tratta e stampa con la tecnica fine-art in bianco e nero ai pigmenti di carbone, suo principale mezzo espressivo. Più recentemente, si è dedicato allo studio di immagini d’architettura e di dettagli d’arte storica, colti quasi in una loro segreta dimensione di vita interiore. Anche nella sperimentazione di questi nuovi temi, Indrigo tratta l’aspetto compositivo e chiaroscurale con una peculiare nitidezza, restituendo allo sguardo ogni più piccolo dettaglio della scena fotografata. Il progetto "Terre|Sogni", avviato nel 2004 e tuttora in divenire, è stato esposto dal 2008 in diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2009 dà vita ad una nuova serie dal titolo "Gotica" che lo porta a fotografare le più grandi cattedrali d’Europa; presentata per la prima volta nel 2012 all’Università di Udine e quindi in altri spazi pubblici e privati in Italia e Francia, si arricchisce continuamente di nuovi sguardi creativi.
Altro campo di particolare interesse del Fotografo è quello delle arti in palcoscenico, spazio dove catturare l’espressività di volti e corpi in movimento per trasmetterne un preciso segno emotivo ed estetico. Ed è proprio la passione per il teatro che lo porta nel 2011 ad intraprendere il nuovo progetto "Vizi e Virtù con Arlecchino" in collaborazione con l’attrice- performer ed artista Claudia Contin - Arlecchino.
Il progetto, sempre rigorosamente in bianco e nero, è una sorta di stage photography ambientata in diverse dimore storiche del Nordest, dove vengono allestiti i set fotografici che sviluppano, in forma di trittico, vari temi legati a Vizi e Virtù del genere umano.
Nel 2016 inizia a lavorare al nuovo progetto "Fær Øer – le Isole del Silenzio", realizzando una collezione dedicata a queste incredibili isole incontaminate immerse nell’oceano Atlantico settentrionale.
Dal 2010 Daniele Indrigo condivide inoltre i percorsi artistici ed espositivi di un gruppo di fotografi del Friuli Venezia Giulia che annovera alcune delle personalità più significative di questa regione nel campo della fotografia d'arte e di ricerca, dell'editoria, dello scatto industriale e di documentazione del territorio. Con questo gruppo ha presentato i progetti "Fotografare la luce" (2010-2011), "Fotografare il tempo" (2011-2012), "Vedere meglio" (2012-2013) e "Immagine riflessa" (2013-2014). Insieme a loro ha esposto in diverse collettive nel Triveneto, a Bruxelles presso la sede di rappresentanza istituzionale della Regione FVG e a Villa Manin con il progetto antologico "Il Tempo dei Fotografi".
Sue immagini tratte da questo e dagli altri suoi progetti personali sono state pubblicate in cataloghi, libri e riviste del settore e fanno parte di diverse collezioni private in Italia e all’estero. Quando non è in viaggio alla scoperta del mondo, Daniele Indrigo vive e lavora tra gli echi veneziani di Sacile, città “Giardino della Serenissima”.
Dal 2010 Daniele Indrigo condivide inoltre i percorsi artistici ed espositivi di un gruppo di fotografi del Friuli Venezia Giulia che annovera alcune delle personalità più significative di questa regione nel campo della fotografia d'arte e di ricerca, dell'editoria, dello scatto industriale e di documentazione del territorio. Con questo gruppo ha presentato i progetti "Fotografare la luce" (2010-2011), "Fotografare il tempo" (2011-2012), "Vedere meglio" (2012-2013) e "Immagine riflessa" (2013-2014). Insieme a loro ha esposto in diverse collettive nel Triveneto, a Bruxelles presso la sede di rappresentanza istituzionale della Regione FVG e a Villa Manin con il progetto antologico "Il Tempo dei Fotografi".
Sue immagini tratte da questo e dagli altri suoi progetti personali sono state pubblicate in cataloghi, libri e riviste del settore e fanno parte di diverse collezioni private in Italia e all’estero. Quando non è in viaggio alla scoperta del mondo, Daniele Indrigo vive e lavora tra gli echi veneziani di Sacile, città “Giardino della Serenissima”.